giovedì 13 novembre 2014

Rosetta e Philae, dove c'è vita.

Ore 16:35 del 12 novembre 2014, un oggetto creato dall'uomo si posa per la prima volta sul nucleo di una cometa. Solo chi ha il cuore pieno di voglia di sapere, conoscere e capace di emozionarsi davanti alle nuove scoperte che ogni giorno spostano più avanti i nostri limiti, può comprendere quanta grandezza ci sia in questa frase.


Immagine della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Foto proprietà ESA-NASA


Perché è così importante studiare come è fatta una cometa? 
Le comete sono quello che è rimasto della creazione del nostro sistema solare e possono darci informazioni su come la vita possa essere nata o arrivata sulla Terra.

Nascita del sistema solare

L'ipotesi più accreditata al momento prevede che 4,6 miliardi di anni fa una supernova abbia investito con la sua onda energetica una nebulosa, comprimendola fino a farla collassare su se stessa: molta della materia (la più pesante) sarebbe stata condensata a tal punto da far salire la sua temperatura fino a innescare una fusione nucleare che ancora oggi possiamo ammirare nel cielo; la materia più leggera avrebbe iniziato a ruotare intorno al Sole nascente e, aggregandosi in seguito a collisioni prima fra particelle di polvere e poi fra frammenti sempre più grossi, si sarebbe disposta nello spazio come un disco e poi addensata in quelli che sarebbero diventati i pianeti che tutti conosciamo: Mercurio, Venere, Terra e Marte come pianeti rocciosi; Giove, Saturno, Urano e Nettuno come pianeti gassosi.


Schema di formazione del sistema solare. Foto tratta da Freepass.it - Luna

Le comete

Non tutta la materia circolante in questo nuovo sistema solare è andata a formare i pianeti, nella zona più esterna sono rimasti dei frammenti condensati di monossido di carbonio, ammoniaca, metano, acqua e anidride carbonica. Quando si trovano così lontano dal Sole i loro costituenti sono allo stato solido mentre sul nostro pianeta, molto più vicino, sono allo stato gassoso.
Alcuni di questi frammenti possono essere catturati dalla forza gravitazionale del Sole e iniziare a percorrere orbite che li portano periodicamente vicino a noi; qui il calore del Sole inizia a far evaporare parte della loro massa: in questa occasione si formano le famose scie che dalla Terra guardiamo con molta ammirazione e questo effetto sta alla base del loro nome di origine greca κομήτης (kométes), dotato di chioma; l'espulsione dei gas dall'interno delle comete avviene a pressioni così forti che queste possono ruotare su se stesse come se fossero dotate di motori simili a quelli usati nei razzi spaziali.


La cometa Hale Bopp. Foto tratta da Wikmedia.org

La missione Rosetta e la sonda Philae

Molti scienziati ad oggi sostengono che la vita sul nostro pianeta sia stata portata proprio dalle comete, considerate come il "congelatore" spaziale dei mattoni elementari necessari per la vita (gli amminoacidi); non hanno alterato la loro composizione originaria, risalente alla nascita del sistema solare quando la paleonebulosa da cui abbiamo avuto origine è stata investita dall'onda d'urto di una supernova; ecco quindi la necessità di indagare questi resti "fossili dei primi tempi" per capire se la vita fosse già presente ancora prima della nascita del Sole oppure si sia formata successivamente.

Già nel 1999 fu lanciata una sonda chiamata Stardust che raccolse frammenti rilasciati dalla coda della cometa Wild 2 trovandovi tracce di materia organica.

Adesso il lander Philae, portato dalla sonda Rosetta lanciata nel 2004,  è atterrato per poter analizzare in loco la composizione e la struttura di una cometa.
Gli strumenti a bordo della sonda permetteranno di:
  • analizzare la composizione chimica della cometa
  • riconoscere e analizzare eventuali molecole organiche complesse
  • studiarne la struttura e misurarne le proprietà fisiche
  • studiare come il vento solare influisce sulla cometa
Come già accennato in un mio vecchio post, tutto questo viene studiato dai geologi!!!


Intanto vi consiglio un giro sulla pagina ufficiale di Rosetta per ammirare altre foto e atri video, in attesa dei primi risultati...

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