martedì 24 giugno 2014

Rischio idrogeologico, un esempio di prevenzione

In questi ultimi anni anche in Italia si sta percependo sempre più il bisogno di monitorare ed intervenire nella mitigazione del rischio idrogeologico che sottopone la popolazione ad affrontare eventi come alluvioni e franamenti.
Ancora oggi, negli occhi di molti vi sono le scene delle devastazione degli eventi più famosi come ad esempio l'alluvione di Sarno e Quindici del 1998, di Messina del 2009 e della Sardegna del 2013. Già avevo postato un documentario di #DissestoItalia e qui potete trovare un elenco degli eventi più importanti.


Alluvione di Genova del 2010. Tratta da Wikimedia.org

Come dico sempre, l'unica strada è la prevenzione: parola che pare inudibile agli amministratori e ai governi che continuano imperterriti a sottovalutare il rischio idrogeologico che in Italia, essendo una zona tettonicamente molto attiva, incide notevolmente nella vita e nell'economia della popolazione. La prevenzione potrebbe essere un ottimo settore di sviluppo e rilancio economico, abbandonando la cementificazione selvaggia che invece ha amplificato gli effetti disastrosi di questa noncuranza del territorio.

Fatta questa doverosa premessa, voglio farvi partecipi di un esempio di messa in sicurezza di una strada norvegese, dove dei blocchi di roccia fratturati sono in procinto di franare e mettere in serio pericolo la vita di chi potrebbe transitarvi nel momento sbagliato. Come vedrete, il blocco di roccia interessato è relativamente piccolo rispetto a tutto il fianco del fiordo e l'utilizzo di un elicottero è sicuramente costoso: eppure questo è un esempio di come per la sicurezza della popolazione non si dovrebbe badare a spese, anche nelle situazioni di piccola entità come questa.

Nel filmato vedrete la tecnica utilizzata: un elicottero manovra una palla demolitrice per innescare la caduta del blocco pericolante; i frammenti del blocco che si frantuma contro il fianco del fiordo sono fermati da una recinzione a maglie di ferro posizionata in fondo al pendìo; infine vengono rovesciate ingenti quantità di acqua dove si trovava il blocco per "ripulire" la zona da eventuali frammenti che potrebbero franare successivamente sulla strada.



Infine voglio farvi vedere quali tecnologie ci siano ad oggi per la mitigazione del rischio idrogeologico: questo è l'esempio di un'azienda svizzera che opera a livello mondiale e che dimostra come nel campo della prevenzione ci possa essere, ad oggi, tutto un mercato che per l'Italia sarebbe nuovo e su cui investire.

Vengono presentati i vari tipi di rischio e le soluzioni aziendali, presentate prima in un test adhoc e poi in situazioni reali dove hanno funzionato perfettamente.




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