martedì 26 maggio 2015

El Niño e La Niña, i più famosi fenomeni climatici

Ricordo ancora quando per la prima volta sentii parlare di El Niño alla televisione. Sembrava che fosse la causa delle anomalie climatiche di quel maledetto 2003 in cui la siccità lasciò molte città a secco.

Il nome legato a questo fenomeno si basa sul fatto che si manifesta con ciclicità irregolare al largo delle coste pacifiche del Sud America sotto il periodo natalizio; El Niño si ispira quindi alla imminente nascita di Gesù Bambino


E' tutta una questione di alisei.


Gli alisei sono i venti prevalenti che si muovono da est verso ovest alle basse latitudini. Sono generati, assieme agli altri venti prevalenti quali i "venti occidentali" e i venti polari, dalla combinazione del moto rotatorio terrestre che devia il moto convettivo dell'aria (chiamata "Cella di Hadley") che sale dalle zone equatoriali calde ed umide fino alle latitudini sub equatoriali, dove riscendono al suolo.


Trades: Alisei
Westerlies: Venti Occidentali
Immagine tratta da: WIkimedia.org
Quando gli alisei sono deboli, le acque calde del pacifico occidentale riescono a lambire le coste orientali ed impedire la risalita di acque fredde e profonde, ricche di nutrienti per gli organismi marini, tanto che l'economia basata sulla pesca delle città che vi si affacciano, ne risente; contemporaneamente in atmosfera si hanno piogge più intense che provocano spesso frane, smottamenti e valanghe di fango sui rilievi.
Condizioni di El Niño
Per contro, quando gli alisei sono particolarmente potenti si ha l'effetto opposto, ovvero le acque calde del pacifico orientale vengono schiacciate da quelle fredde che provengono da est, producendo in Sud America inverni freddi e molto aridi; in contrapposizione a El Niño, questo effetto è stato battezzato La Niña

Condizioni di La Niña


Il video seguente spiega molto bene i concetti espressi, nonostante sia in lingua spagnola:



El Niño del 2015

Per quest'anno il NOAA americano ha confermato la presenza di El Niño fino all'estate e questo ha fatto prevedere una estate calda a secca nel Mediterraneo. Tuttavia il processo di circolazione atmosferica che lega Mediterraneo e Oceano Pacifico non è ancora del tutto chiaro, vista la sua complessità.

L'immagine sotto rappresenta quello che il NOAA ha definito come ONI (Oceanic Niño Index), ovvero la variazione di temperature delle acque superficiali del Pacifico equatoriale. Quando si hanno più mesi consecutivi con temperature più alte di 0.5 °C si parla di El Niño, se sono più basse invece di La Niña. Si può facilmente notare come dall'autunno 2014 le medie trimestrali siano state sempre molto alte.


Fonte: NOAA

giovedì 21 maggio 2015

Verso la conferenza sul clima di Parigi 2015

Il 22 giugno 2015 a Roma si terranno gli Stati generali sui cambiamenti climatici e la difesa del territorio in Italia.



Sindacati, associazioni di industriali, ambientalisti, agricoltura, ricerca e tutto il mondo delle imprese coinvolto su questo tema, discuteranno delle proposte, contributi e la definizione dell'agenda che verrà presentata entro la fine dell'anno a Parigi, in occasione della 21ª Conferenza delle Parti (COP) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC).

L' Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha diffuso poche settimane fa una serie di dati che mostra come nel 2014 a fronte di uno stallo delle emissioni nel settore energetico si è verificato un aumento di PIL a livello globale. In Europa le emissioni sono diminuite del 19% tra il 1990 e il 2013, mentre nello stesso periodo il PIL è cresciuto del 45% (CE, 2015 ). Questo dimostra come la riduzione delle emissioni nocive possa essere un fattore che favorisce la crescita economica. E' già previsto che i paesi dell'Unione Europea (UE) riducano entro il 2030 le proprie emissioni di gas serra del 40% rispetto ai livelli del 1990. 

L'Unione Europea ha valutato che investendo 1 euro oggi per la protezione dalle inondazioni, se ne risparmieranno 6 nel futuro (EC, 2013). 
Tutto questo però si scontra con quello che succede in Italia, dove si preferisce non investire 1 euro ma aspettare che avvenga il disastro, così le aziende vincitrici degli appalti per i ripristini ne guadagneranno 7. (vedi mio post dopo l'ultima alluvione di Genova)

Eppure è risaputo che al momento attuale, il settore lavorativo che promette il maggior sviluppo economico (che si traduce in maggior occupazione) è proprio il settore "green", ovvero lo sviluppo di tecnologie per lo sfruttamento delle energie rinnovabili, sistemi di salvaguardia dal rischio di inquinamento dei terreni e delle falde acquifere, opere ingegneristiche per la messa in sicurezza del territorio e altro ancora.

Nel sito governativo #ItaliaSicura sono disponibili i contributi dei soggetti che parteciperanno a questa iniziativa.




mercoledì 20 maggio 2015

Dopo 30 anni arrivano le nuove linee guida per il dissesto idrogeologico

Con ancora nella mente i disastri di Genova, Sardegna, Messina, Sarno e Quindici per dirne solo di alcuni dei più famosi, cui ho dedicato anche un post polemico, finalmente a Palazzo Chigi arrivano le nuove linee guida per intervenire nei contesti più a rischio.



"Vietati gli interventi di cementificazione e restringimento delle sponde fluviali o la copertura di fiumi e torrenti che hanno enormemente aumentato alluvioni e allagamenti. In coerenza con prescrizioni che saranno emanate da tutte le autorità di bacino, saranno possibili diversi interventi, sia strutturali come casse di espansione o vasche di laminazione delle piene e canali scolmatori, sia nuove opere previste come obbligo dallo Sblocca Italia dei 'contratti di fiume' per riqualificare e rinaturalizzare tratti fluviali."

Quindi innanzitutto stop al cemento che impermeabilizza i terreni, alla ricerca di pochi metri di suolo edificabile a scapito della sicurezza degli argini e delle persone in caso di alluvione. Questo vuol dire prevedere nuovi vincoli da parte delle Regioni che sono chiamate a identificare le aree a rischio ancora non tutelate. Chissà se l'adozione delle nuove linee guida influirà anche il settore vivaistico pistoiese, che con l'impermeabilizzazione dei terreni per la vasetteria ha scatenato non poche polemiche soprattutto nella piana.



Al contempo le linee guida indirizzano la progettazione delle opere di intervento sulle aste fluviali, favorendo la costruzione di casse di espansione, vasche di laminazione, canali scolmatori e altro sia necessario per la salvaguardia del territorio.
Queste opere sono sicuramente utili se progettate con criterio e non come il progetto della cassa di espansione ai Laghi Primavaera che potrebbe trovare nuova "forza" da queste linee guida.




martedì 12 maggio 2015

Giornate Scientifiche a Firenze con l'Associazione Italiana per lo Studio del Quaternario

AIQUA promuove un incontro tra gli specialisti italiani attivi nei diversi campi di ricerca quaternari, alcuni dei quali saranno oggetto di interventi specifici durante il congresso INQUA (International Union for Quaternary Research) che si terrà in Giappone nel prossimo mese di luglio.



Avremo il piacere di ospitare comunicazioni orali (durata 15 o 5 min) sia dei partecipanti al congresso (come anticipazioni per la comunità italiana) sia di chi per motivi diversi non potrà prendervi parte.

Nell’ambito delle diverse sessioni, che faranno capo alle 5 commissioni INQUA (CMP, HABCOM, PALCOMM, SACCOM, TERPRO), saranno approfondite le tematiche e le posizioni italiane sugli argomenti di maggiore interesse e di rilevanza internazionale.

Auspichiamo che dall’incontro, ed in particolare dalle discussioni e dalla tavola rotonda che chiuderà ogni giornata di lavoro, possa scaturire un contributo integrato sulla stato della ricerca sul Quaternario in Italia firmato da tutti i partecipanti ai lavori che potrà aprire il fascicolo di AMQ (ora in Scopus) che ospiterà i contributi scritti relativi alle comunicazioni presentate nel corso di queste giornate scientifiche.

18 giugno 2015

10.15-10.30. Apertura dei lavori e presentazione dei giovani partecipanti al Premio AIQUA per Nagoya.

10.30-11.00. Presentazione della proposta italiana per sede INQUA 2019. Intervento di F. Chiocci.
11.00 -12.30. Uomo e Biosfera. Convener D. Magri

PAUSA PRANZO

14.00-15.30. Processi, Depositi e storia degli ambienti terrestri. Convener G. Monegato
15.30 -18.00. Processi costieri e marini. Convener F. Antonioli
18.00. Tavola rotonda con coordinatori e convener delle sessioni

19 giugno 2015

8.30. Apertura con nomina commissione scrutinatrice elezioni AIQUA
9.00 -10.30/11. Paleoclima, Convener G.Zanchetta
10.30-12/12.30. Assemblea Soci AIQUA e Votazioni (Chiusura delle votazioni ore 13)
14.00 -16.30/17. Stratigrafia e cronologia. Convener F. Lirer
16.30/17. Sintesi e Tavola Rotonda presieduta da MB Cita con coordinatori e convener delle sessioni

MODALITA’ DI ISCRIZIONE

Le giornate scientifiche si svilupperanno in modo del tutto informale, sono gratuite e aperte a tutti.

E’ comunque obbligatorio procedere all’iscrizione (adele.bertini@unifi.it) sia per le comunicazioni che per la sola partecipazione. Il numero massimo di iscritti è fissato a 100 persone in base alla capienza della sala, precedenza sarà data ai Soci AIQUA.

Ricordo che L'Italia si è ufficialmente candidata per ospitare il congresso internazionale INQUA nel 2019.