sabato 21 gennaio 2017

Neve e pioggia, condizioni ideali per il dissesto idrogeologico

Quante volte avrete sentito parlare delle centinaia di migliaia di frane presenti sulla nostra penisola? Parte di esse si trovano in aree (arco alpino e appennini) in cui, durante l'inverno, può accumularsi una discreta quantità di neve. Questa rappresenta la riserva di acqua che servirà in primavera per tutte le attività umane, agricole e non. Sappiamo anche che una nevicata eccezionale può trasformarsi in un problema, soprattutto per gli abitanti delle zone colpite. Abbiamo tutti a mente il dramma delle nevicate nel centro Italia durante questo gennaio 2017, con interi comuni e frazioni isolati da diversi metri di coltre bianca. Un effetto da non sottovalutare in occasione di questi eventi è il momento dello scioglimento. Un rialzo delle temperature ed un cielo sereno possono far sciogliere in un tempo ragionevolmente lungo il manto nevoso; diverso invece se lo scioglimento è facilitato dalle piogge. Peggio se sono abbondanti.



Il binomio neve + pioggia può essere letale in alcuni casi. In un'area di frana, il pericolo principale per un suo innesco è la quantità di acqua che viene assorbita dal terreno. Quando si arriva a saturazione, le proprietà meccaniche del terreno sono quantitativamente le minime e la probabilità di un movimento è maggiore.
Ad una situazione ipotetica in cui già abbiamo precipitazioni di decine di millimetri di pioggia oraria, si va ad aggiungere la quantità di acqua proveniente dalla neve sciolta dalla pioggia stessa. Se è compatta ed "asciutta", si stima che un centimetro di neve corrisponda a circa un millimetro di pioggia. Se è "bagnata", i millimetri di pioggia equivalente saranno molti di più. Se pensiamo alle nevicate avvenute nel centro Italia che abbiamo citato, con spessori del manto nevoso variabili fra i 2 e i 5 metri, nel migliore dei casi parliamo di ulteriori 20-50 millimetri di acqua che vanno ad aggiungersi a quella che già arriva dall'atmosfera. Non poco.
E tutta questa neve trasformata in acqua in poco tempo, defluisce nei corsi d'acqua, magari già ingrossati dai temporali. Potrebbe esserci quindi l'ulteriore problema di una piena e di una eventuale esondazione a valle.


Essere coscienti delle situazioni di pericolo che ci si presentano, è essenziale per poterle affrontare al meglio; sia come amministrazione, sia come comune cittadino. 





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