venerdì 19 dicembre 2014

Lo sciame sismico nel Chianti e i sismi del 19 dicembre 2014

Fra la notte e la mattina del 19 dicembre, durante lo sciame sismico che ha interessato l'area del Chianti fra Firenze e Siena da alcuni giorni, si sono verificati alcuni terremoti che hanno creato panico fra la popolazione.

San Casciano Val di Pesa, luogo dell'epicentro dei terremoti odierni.
Fonte: Wikimedia.org

Già alle 01:09 una scossa di magnitudo 3.5 ha svegliato molti abitanti nella zona della Val di Pesa ma è nella mattinata di stamani che due scosse, rispettivamente di magnitudo 3.8 e 4.1, hanno fatto decidere di far evacuare scuole ed edifici pubblici in molte zone della Toscana Settentrionale.

Il sismogramma di stamani con le tre scosse principali rilevate vicino a Lucca. Grazie al sito www.sismogrammi.com

Assetto tettonico della zona del Chianti

Andando a rileggere il mio post sulla nascita del Bacino di Pistoia-Prato-Firenze potrete capire cosa ci sia alla base (e sotto i nostri piedi) dei terremoti odierni: questa zona di Toscana rappresenta un fronte di avanzamento della crosta terrestre dovuto alle spinte tettoniche fra l'Africa e l'Europa e precisamente un fronte di quella che è definita Falda Toscana, ovvero un corpo crostale di alcune decine di km di lato e alcuni km di spessore che si estende dal Monte Orsaro fino al Monte Cetona (nella immagine segnata con il codice CC) e si trova alle spalle dei bacini pliocenico-quaternari del Valdarno e di Pistoia-Prato-Firenze; pur non essendo una zona storicamente critica dal punto di vista sismico e rimanendo dietro al fronte di avanzamento che corrisponde al versante emiliano e marchigiano dell' Appennino Settentrionale, può accadere che in profondità il fronte possa farsi ancora sentire come è accaduto oggi. Dall'immagine sotto infatti vediamo come la zona stia subendo una spinta verso Nord da parte della placca africana (frecce rosse).

Il fronte della Falda Toscana (la porzione interessata è indicata come CC)
 interessato dallo sciame sismico di questi giorni è rappresentato dalla linea blu;
Le frecce rosse indicano la direzione di spinta tettonica, in questo caso verso N-NO

Meccanismo focale del terremoto più intenso

La scossa più forte avvertita stamani è quella delle 11:36 ora locale che ha fatto registrare una Magnitudo di 4.1. Andando a vedere i dati forniti dall'INGV si scopre che la direzione del movimento è stata quasi orizzontale e si è sviluppata su una faglia che probabilmente è posta in direzione quasi Nord-Sud (vedi le frecce rosse nella figura dello schema tettonico). Meccanicamente esistono due piani possibili di rottura per la generazione del terremoto (vedi immagine sotto); in questo caso, dato l'assetto tettonico della zona, quella indicata in rosso è quella più probabile, in attesa che venga data conferma o smentita dall'INGV.

Meccanismo focale del terremoto di magnitudo 4.1
La linea e le frecce rosse corrispondono all'orientamento e movimento della probabile faglia principale.
Con le frecce nere si indica il movimento della probabile faglia ausiliaria.
Meccanicamente ci sono sempre due piani possibili di rottura ma solo uno è quello che genera il terremoto.


Anche il meccanismo della scossa di magnitudo 3.8 è stata quasi identica; inoltre le coordinate geografiche di tutto lo sciame sismico indicano la stessa zona e le profondità sono simili, segno che ciò che sta avvenendo non è un fenomeno diffuso ma concentrato in una fascia di crosta terrestre ben ristretta.

Ripropongo qui sotto un riassunto sui meccanismi focali (altrimenti andate a leggere in fondo a questo post).