L'arrivo di ogni nuovo anno diventa l'occasione per fare il punto della situazione e darsi nuovi obiettivi, raggiungerne alcuni che ci siamo già posti nel passato oppure riprendere un progetto che si è lasciato da parte per troppo tempo.
Quali propositi potrebbe avere un geologo nel nuovo anno?
Tralasciando le risposte più ovvie ma non scontate per un professionista quali più lavoro, stabilità, riconoscimento della dignità di questa bellissima professione; vi sono alcuni aspetti che i geologi professionisti tendono a tralasciare, anche inconsapevolmente. Sono le cose che ci hanno fatto più entusiasmare quando eravamo all'università e che, una volta entrati (chi ci riesce) nel mondo del lavoro, in molti non seguono più o non come vorrebbero.
Geologi al lavoro. Fonte: Wikipedia |
Fare una lista realistica di luoghi da visitare
Ci sono molti geologi che hanno la passione per le escursioni (me compreso). Molto spesso ce ne andiamo a zonzo per montagne, valli, colline, ammirando le morfologie e immaginando nei nostri occhi i vari processi che in milioni di anni hanno prodotto il paesaggio stupendo che stiamo ammirando. Allo stesso tempo, se dovessimo chiederci quali posti vorremmo visitare, ci risponderemmo con una lista infinita che tutta una vita non basterebbe. Potremmo magari stilare un piccolo elenco di luoghi che potenzialmente saremmo in grado di visitare il prossimo anno. Non è necessario pensare a mete lontane, naturalmente tutto dipende dalla situazione personale di ognuno; comunque anche solo un weekend per ammirare un piccolo scorcio di natura e di geologia può andare benissimo. L'importante è darsi delle mete raggiungibili. Riuscire a soddisfare qualcuno dei tanti desideri che abbiamo sempre rimandato può essere un buon proposito per vivere meglio il prossimo anno.
Vedere più rocce e più minerali
Sembra una cosa strana, eppure non perdere l'abitudine di raccogliere campioni quando siamo in giro per lavoro o per piacere (magari "mano nella mano" come diceva il mio prof di Geologia 1) ci aiuta a non perdere tante informazioni acquisite all'università e che possono tornare utili nella professione. Osservare le rocce con la lente d'ingrandimento di ordinanza, spaccate con il martello (che deve necessariamente essere un Estwing!) per ammirare il lato "fresco" e non alterato, ci dà la possibilità di approfondire la conoscenza dei luoghi che potrebbero essere, un giorno, oggetto di lavoro (speriamo!).
Anche i minerali hanno sempre il loro fascino. Tornare ogni tanto a visitare il Museo di Mineralogia dell'Università oppure di qualche luogo interessante per le attività estrattive, è un po' come fare quei ripassi che non fanno mai male, anche solo per cultura personale se non si è così fortunati di lavorare nel settore.
Apprezzare le risorse locali
Le foto di paesaggi lontani e suggestivi che vediamo sulle riviste specializzate mettono in moto i nostri sogni e i nostri desideri. Se invece dedicassimo del tempo a scoprire curiosità storiche, archeologiche, architettoniche e geologiche della nostra città e dintorni? Potrebbe aprirsi un mondo di conoscenza che prima non avevamo e tutto può essere utile, anche per la nostra attività professionale. Partecipare ad iniziative di diffusione della cultura locale ma anche leggere di luoghi molto vicini, tornandoci di persona e osservandoli con il nostro "occhio geologico", magari raccogliendo e catalogando campioni!
Acquistare una nuova apparecchiatura professionale
Questo proposito è legato più strettamente al lavoro ma prenderci del tempo ad osservare il mercato potrebbe darci un'idea, uno spunto per allargare il nostro raggio di azione ed offrire un servizio più ampio. Potrebbe aprirci una nuova fetta di mercato, se siamo disposti a rimetterci a studiare e ad aggiornarci. Magari può bastare solo rinnovare qualche strumento esistente per migliorare la qualità dei nostri lavori. Tutto può darci una mano a migliorare il nostro stile di vita.
Diffondere la conoscenza
Questo credo sia il proposito più impegnativo. Spiegare la geologia agli studenti ma più in generale a chiunque sia interessato a capire il perché di terremoti, alluvioni, frane e dare indicazioni su come gestirli; far capire come si siano evoluti il nostro pianeta, il clima, la vita fino ad oggi; cercare di far provare quel "sentimento geologico" che abbiamo a chi non ha ancora le basi per godere di quelle sensazioni che noi geologi proviamo nell'osservare il mondo. Non è solo cultura ma è anche dare il giusto riconoscimento alla nostra professione; a far capire l'importanza del nostro ruolo nella società e nella amministrazione. Attraverso i mezzi a nostra disposizione. Io uso questo blog e talvolta faccio conferenze. Ma ognuno di noi ha le proprie capacità e sa come utilizzarle al meglio. Quindi sfruttiamole e probabilmente i geologi non saranno più quelli che spillano soldi per una relazione inutile e costosa. Potremmo finalmente essere visti come una risorsa per il bene pubblico, che non inventa divieti o prescrizioni così tanto per fare ma per la sicurezza di tutti.